decreto ristori contributi a fondo perduto

Decreto Ristori, nuovi contributi a fondo perduto

Il Governo ha approvato un nuovo decreto legge per il ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute e per il sostegno dei lavoratori in esse impiegati.

Il decreto legge, cosiddetto DL Ristori, introduce ulteriori misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi, nonché in materia di giustizia e sicurezza connesse all’epidemia da COVID-19.

Il testo interviene con uno stanziamento di 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare.

Dl Ristori, categorie e indennizzi

Sul piatto contributi a fondo perduto, con un tetto massimo a 150mila euro, per sostenere 460mila attività provate dalle nuove restrizioni anti-Covid.

La platea dei beneficiari includerà anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro, con un ristoro pari al 10% del calo del fatturato.

Le quote saranno differenziate per settore economico, individuato in base ai codici ATECO. Tra questi, sicuramente: bar, pasticcerie, gelaterie, ristoranti, piscine, palestre, teatri, cinema, sale giochi e discoteche.

I contributi a fondo perduto varieranno rispetto a quanto già ottenuto in precedenza con il Decreto Rilancio, in funzione appunto del settore di attività svolta.

Più precisamente, l’indennizzo varierà secondo queste percentuali:

  • 200% del contributo già incassato verrà riservato ai ristoranti
  • 150% sarà riconosciuto a gelaterie, pasticcerie
  • 100% soltanto ai taxi e noleggio con conducente
  • 400% per le sale da ballo e le discoteche rimaste chiuse

Saranno esclusi dal ristoro i soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 25 ottobre o quelli che hanno già cessato l’attività prima di questa data.

Chi ha già ricevuto il contributo in estate riceverà il ristoro automaticamente, entro il 15 novembre, mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato erogato il precedente contributo.

Il testo, infine, precisa che chi non ha chiesto il contributo a fondo perduto nell’edizione prevista con il decreto Rilancio dovrà fare apposita domanda.

Esonero dal versamento dei contributi previdenziali

Il decreto prevede un esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro (con esclusione del settore agricolo) che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza COVID, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 maggio 2021.

L’esonero è determinato in base alla perdita di fatturato ed è pari:

  • al 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%;
  • al 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%.

Dl Ristori, misure a sostegno di turismo, spettacolo e sport

È stanziato complessivamente 1 miliardo per il sostegno nei confronti di alcuni settori maggiormente penalizzati dalle misure anti-covid. Più precisamente:

  • 400 milioni per agenzie di viaggio e tour operator;
  • 100 milioni per editoria, fiere e congressi;
  • 100 milioni di euro per il sostegno al settore alberghiero e termale;
  • 400 milioni di euro per il sostegno all’export e alle fiere internazionali.

Misure per i lavoratori dello spettacolo e del turismo

Nello specifico, per i lavoratori dello spettacolo e del turismo sono previste:

  • un’indennità di 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo;
  • la proroga della cassa integrazione e indennità speciali per il settore del turismo.

Bonus 800 € per i lavoratori del settore sportivo

Per i lavoratori del settore sportivo, invece, è riconosciuta un’ulteriore indennità destinata a tutti i coloro che avevano già ricevuto le indennità previste dai decreti “Cura Italia” e “Rilancio”. L’importo è aumentato da 600 a 800 euro.

Sostegno allo sport dilettantistico

Per far fronte alle difficoltà delle associazioni e società sportive dilettantistiche viene istituito un apposito Fondo le cui risorse verranno assegnate al Dipartimento per lo sport.

Il Fondo viene finanziato per 50 milioni di euro per il 2020 per l’adozione di misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno cessato o ridotto la propria attività, tenendo conto del servizio di interesse generale che queste associazioni svolgono, soprattutto per le comunità locali e i giovani.

Contributo a fondo perdute per le filiere di pesca e agricoltura

Infine, viene istituito un fondo da 100 milioni di euro per sostenere le imprese delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura interessate dalle misure restrittive.

Il sostegno viene effettuato attraverso la concessione di contributi a fondo perduto a chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e a chi ha subito un calo del fatturato superiore al 25% nel novembre 2020 rispetto al novembre 2019.

Cancellazione della seconda rata IMU

La seconda rata dell’IMU 2020 relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono le loro attività è cancellata per le categorie interessate dalle restrizioni.