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Bonus Idrico: istruzioni, requisiti, come richiederlo

Il decreto del 27 settembre 2021 del ministero della Transizione ecologica, in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ha messo nero su bianco requisiti e istruzioni del bonus idrico.

Il decreto è attuativo della misura agevolativa disegnata dalla legge di bilancio 2021 (articolo 1, commi 61-65, legge n. 178/2020) per incentivare la realizzazione di interventi mirati alla riduzione delle perdite di acqua e per limitarne l’uso superfluo.

Bonus idrico, cos’è e come funziona

Il bonus idrico può essere richiesto dalle persone fisiche una sola volta, per un solo immobile, per interventi di efficientamento idrico.

Il limite massimo del bonus è di 1.000 euro, in relazione alle spese effettivamente sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021.

Le richieste saranno soddisfatte fino all’esaurimento delle risorse del “Fondo per il risparmio di risorse idriche” stanziate.

Chi può richiedere il bonus idrico

Possono usufruire del rimborso delle spese sostenute le persone fisiche che soddisfino questi requisiti:

  • maggiorenni
  • residenti in Italia
  • titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, su parti di edifici esistenti o su singole unità immobiliari

Bonus idrico: cosa comprende?

Il rimborso è ammesso non solo per la sostituzione di prodotti come rubinetti o docce, ma anche per le connesse opere idrauliche e per lo smontaggio e smaltimento dei vecchi dispositivi.

Il bonus idrico, infatti, copre la sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di rubinetti, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.

Inoltre, il beneficio può essere richiesto anche per alcuni interventi idraulici e murari necessari per l’installazione e l’adeguamento della rete idrica, compreso lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Come richiedere il bonus

Per ottenere il rimborso, bisogna presentare la domanda via web. Come fare? È necessario registrarsi sull’applicazione web, “Piattaforma bonus idrico”, accessibile, previa autenticazione, dal sito del ministero della Transizione Ecologica. L’identità dell’istante è accertata tramite Spid o Carta d’identità elettronica.

Al momento della registrazione il richiedente fornisce le dichiarazioni sostitutive che attestano:

  • nome, cognome, codice fiscale del beneficiario
  • importo della spesa sostenuta per cui si richiede il rimborso
  • quantità del bene e specifiche della posa in opera o installazione
  • specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre a specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato
  • identificativo catastale dell’immobile per cui è stata presentata istanza di rimborso
  • di non avere usufruito di altre agevolazioni fiscali per le medesime spese
  • le coordinate del corrente bancario/postale (Iban) su cui accreditare il rimborso
  • le indicazioni del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario eccetera)
  • se non proprietario o comproprietario, degli estremi del contratto da cui trae titolo l’avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, della volontà di fruire del bonus.

Infine, dovrà essere allegata copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del richiedente, che certifica la spesa.

In caso di soggetti non tenuti a emettere fattura, può essere allegata altra documentazione idonea attestante la transazione (copia del versamento bancario, attestazioni di altri sistemi di pagamento come la carta di credito, eccetera).

Il ministero della Transizione ecologica si avvarrà, tramite Sogei, verificherà:

  • i dati identificativi dell’istante, dell’immobile e dello stato giuridico vantato dal richiedente in relazione al fabbricato (tramite le informazioni in possesso dell’Agenzia delle entrate)
  • la congruità delle caratteristiche tecniche (attraverso i dati inseriti e caricati sulla piattaforma dai beneficiari)

Come viene assegnato il rimborso

I bonus saranno assegnati secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande fino all’esaurimento dei fondi stanziati.

La somma erogata, precisa il decreto, non costituisce reddito imponibile, non rileva ai fini Isee, è alternativo e non cumulabile con altre agevolazioni fiscali riconosciute per gli stessi beni e gli stessi interventi.