25 Set Bonus Facciate, no a spese per scuri e persiane
Il bonus facciate continua a sollevare dubbi e richieste. L’ultimo chiarimento arriva su spese relative ai lavori di riverniciatura di scuri e persiane.
Bonus Facciate, spese per scuri e persiane
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 346/2020, spiega che scuri e persiane devono considerarsi esclusi dal Bonus Facciate.
Questo perché scuri e persiane costituiscono strutture accessorie e di completamento degli infissi, a loro volta esclusi dall’agevolazione.
Bonus Facciate, spese escluse
Le spese relative a scuri e persiane, dunque, sono escluse in quanto elementi accessori e di completamento degli infissi, anche loro esclusi.
La disciplina, infatti, esclude le spese sostenute per interventi sulle “strutture opache orizzontali o inclinate” dell’involucro edilizio.
Queste, per esempio, sono coperture (lastrici solari, tetti) e pavimenti verso locali non riscaldati o verso l’esterno.
Il bonus, inoltre, esclude le spese per la sostituzione di vetrate, infissi, grate, portoni e cancelli, che non rientranti nella nozione di strutture “opache”).
Gli interventi, infatti, devono essere finalizzati «al recupero o restauro della facciata esterna» e devono essere realizzati esclusivamente sulle «strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi».
Bonus Facciate, cos’è
Il “bonus facciate”, dunque, è il beneficio che agevola i lavori di abbellimento gli edifici delle nostre città. L’agevolazione, infatti, consente di recuperare il 90% dei costi sostenuti nel 2020 per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati in zone territoriali omogenee (zona A o B ai sensi del decreto del Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444).
L’Agenzia, rifacendosi alla circolare 2/E del 2020 sul bonus facciate, chiarisce che l’esplicito richiamo agli interventi realizzati esclusivamente sulle strutture opache della facciata, sui balconi, ornamenti e fregi, comporta che sono ammessi al bonus, gli interventi sull’involucro «esterno visibile dell’edificio, vale a dire sia sulla parte anteriore, frontale e principale dell’edificio, sia sugli altri lati dello stabile (intero perimetro esterno)» e, in particolare, gli interventi sugli elementi della facciata costituenti esclusivamente la «struttura opaca verticale».
Per l’Agenzia, «si tratta, a titolo esemplificato, del consolidamento, del ripristino, del miglioramento e rinnovo dei predetti elementi costituenti la struttura opaca verticale della facciata stessa nonché la mera pulitura e tinteggiatura della superficie».