Recentemente l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 12/E in merito alla sospensione dei versamenti introdotta dall’art. 61 del c.d. “Decreto Cura Italia”, ha fornito un elenco dei codici ATECO delle attività per le quali opera il differimento al 01.06.2020 dei versamenti di ritenute su redditi di lavoro dipendente/assimilati, contributi previdenziali e premi INAIL in scadenza dal 02.03 al 30.4.2020 e dell’IVA in scadenza del mese di marzo 2020....

Cos’hanno in comune un ingegnere italiano che lavora a Londra, un imprenditore cinese con una società in India, un pensionato francese che vive in Olanda e un calciatore straniero appena ingaggiato in serie A? Sono tutti potenziali beneficiari dei regimi fiscali agevolati per far rientrare o attirare nel nostro Paese quello che la burocrazia chiama “capitale umano”. Gli sconti sono stati appena potenziati dal Parlamento approvando il decreto crescita (Dl 34/2019, convertito dalla legge 58). E mettono l’Italia in pole position nella competizione fiscale con gli altri Paesi, con una riduzione dell’Irpef che, a seconda dei casi, può andare dal 64 fino al 93 per cento. Una gara a colpi di bonus, comunque, controversa. Criticata da chi paventa il rischio di un “turismo fiscale” senza freni. E sostenuta - al contrario - da chi ritiene che l’Italia debba combattere la concorrenza di altri Stati e la fuga dei cervelli, con gli iscritti all’Aire ormai a quota 5,3 milioni nel 2018. Sta di fatto che queste misure sono state varate sia dai governi di centrosinistra sia da quello gialloverde. In bilico tra superbonus e rientro Il regime per gli impatriati nelle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2018 è stato usato da 3.758 contribuenti (italiani al rientro o stranieri che hanno scelto il nostro Paese), con un reddito medio lordo di circa 123mila euro. Per potenziarlo, il decreto crescita fa leva su quattro direttrici. La riduzione dell’imponibile tassato (dal 50 al 30%), l’estensione del bonus a chi avvia un’impresa o non ha titoli di studio particolari, la possibile proroga per altri cinque anni dopo il primo quinquennio e il supersconto per chi si trasferisce al Sud (imponibile ridotto al 10%). In parallelo, aumentano e si allungano gli incentivi per ricercatori e docenti. Molte di queste modifiche recepiscono le istanze degli impatriati e degli expat, ma non tutte le richieste sono...

È chiaro che il budget è un elemento fondamentale di programmazione e di controllo dell’attività aziendale. Si tratta di un documento amministrativo, una sorta di bussola, in cui l’azienda formalizza tutte le operazioni di gestione futura che ha intenzione di attuare per il conseguimento di un determinato risultato sul breve, sul medio o sul lungo periodo. Contribuisce a razionalizzare e orientare i processi decisionali definendone gli obiettivi, indicando le azioni operative e le tappe intermedie per il loro raggiungimento e tracciando la strada delle diverse aree aziendali in direzione comune. Definendo nello specifico gli obiettivi economici, consente di avere anche un parametro di riferimento per il raggiungimento e per la valutazione delle performance....

Scadenza: 1 gennaio 2020. Imprese in ritardo sul registratore telematico dei corrispettivi: rispetto ai circa 1,5 milioni di soggetti interessati risultano a oggi 670 mila apparecchi ordinati dai contribuenti, di cui solo 330 mila già pronti per l’uso su una fetta di 460 mila in corso di installazione. Il tutto a fronte di una data di decorrenza dell’obbligo, quella del 1° gennaio, molto molto vicina....

Pmi e startup, è possibile che le piccole e medie imprese italiane si facciano ispirare dalle giovani società innovative? L’economia italiana da almeno vent’anni sta perdendo la sfida della produttività. Le nostre imprese in prevalenza piccole e familiari fanno fatica ad affrontare le sfide che il mercato impone. In molti settori è cambiata la dimensione minima necessaria per competere e questo impone di rimettere in discussione l’assetto proprietario ed organizzativo. Favorirne la crescita dimensionale dovrebbe diventare una priorità per il Paese perché l’Italia (non nascondiamocelo) ha un debito verso di loro....