Il Decreto Legge n. 115/2022 (c.d. Decreto Aiuti-bis), all'art. 12, dispone che, per l'anno 2022, in deroga a quanto previsto dall'articolo 51, comma 3 del TUIR, non concorre a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti entro il limite complessivo di euro 600,00. Viene inoltre riconosciuta per l'anno 2022 la non concorrenza alla formazione del reddito di lavoro dipendente, nel predetto limite di euro 600,00, anche alle somme erogate o rimborsate agli stessi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale....

Il sistema di incentivi cashback si prepara a partire il prossimo 8 dicembre. Inizialmente, infatti, doveva partire il 1° dicembre, poi a causa dell’aggravarsi dell’emergenza Covid-19 si è deciso di posticiparne l’inizio. Il Cashback di Stato consiste in un rimborso al 10% per gli acquisti effettuati nei negozi fisici attraverso strumenti di pagamento elettronici come carte e App....

Il DPCM 3 novembre 2020, le cui disposizioni saranno valide fino al 3 dicembre, individua nel territorio nazionale tre distinte zone - “gialla”, “arancione” e “rossa”. Le zone corrispondono ad altrettante fasce di rischio contagio da coronavirus, per le quali è previsto un regime di chiusure differenziate. Vediamole insieme....

La lotteria degli scontrini è un nuovo metodo di contrasto all’evasione fiscale che punta a stimolare al corretto adempimento degli obblighi IVA offrendo la possibilità di vincere premi in denaro sia per il consumatore sia per il commerciante. Vediamo insieme come funziona....

La circolare 24/E chiarisce e interpreta alcuni punti della detrazione al 110%.  Il superbonus in materia edilizia, introdotto dall’art. 119 del decreto Rilancio, consiste nella possibilità di beneficiare dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021 delle detrazioni fiscali al 110% sui lavori di: riqualificazione energetica degli edifici; riduzione del rischio sismico; installazione di impianti fotovoltaici; installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Nell’istanza un contribuente chiede chiarimenti su Superbonus e partite Iva. Nello specifico, se sia possibile usufruire della detrazione al 110% anche se rientra nel regime forfettario e per interventi minori correlati all'intervento principale di riduzione del rischio sismico (sismabonus). Superbonus e partite IVA Il dubbio nasce dal fatto che il Decreto Rilancio, tra i beneficiari del Superbonus per ristrutturazioni ed efficientamento energetico, cita esclusivamente «le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni». Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate specifica che, in realtà, il superbonus riguarda anche imprenditori e autonomi purché le spese abbiano ad oggetto interventi effettuati su immobili appartenenti alla sfera “privata” del contribuente. Quindi gli immobili – naturalmente nel caso di lavori realizzati su “unità immobiliari” e non nel caso di interventi sulle parti comuni degli edifici in condominio – devono essere “non riconducibili” ai cd. “beni relativi all’impresa” o a quelli strumentali per l’esercizio di arti o professioni. Superbonus e partite IVA regime forfettario La circolare 24/E specifica che il superbonus interessa anche quei soggetti che non potrebbero fruire della detrazione perché la loro imposta lorda è assorbita da altre detrazioni o non è dovuta. Si veda il caso delle partite IVA a regime forfettario. Il superbonus, dunque, riguarda anche i soggetti forfettari pur non essendoci per loro sgravi fiscali legati. Infatti, i forfettari devono optare, in luogo dell'utilizzo diretto della detrazione, per lo sconto in fattura o per la cessione del credito corrispondente...

Da martedì 1 settembre si apre la finestra supplementare per accedere al bonus pubblicità 2020 con le regole speciali previste dal decreto Rilancio e chiarite dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 25/E del 2020. Bonus Pubblicità 2020 – Cosa cambia? La normativa in materia di credito d’imposta per le imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali in relazione agli investimenti pubblicitari incrementali ha subito alcune modifiche importanti con riferimento all’anno 2020. Per contrastare il calo degli investimenti pubblicitari in quest’anno di eccezionale crisi, il Decreto Cura Italia e il Decreto Rilancio hanno introdotto un regime straordinario, valido solo per il 2020. Credito d’imposta al 50% Il credito d'imposta è concesso nella misura del 50% del valore degli investimenti pubblicitari effettuati: su giornali quotidiani e periodici anche on line su radio e tv locali e, limitatamente al 2020, nazionali non partecipate dallo Stato. Nuovi soggetti ammessi Per agevolare gli investimenti pubblicitari, viene meno il requisito dell’aver sostenuto nell’anno precedente analoghi investimenti sugli stessi mezzi di informazione. Inoltre, cade anche il requisito del valore incrementale degli stessi investimenti: superiore di almeno l'1% rispetto al valore di quelli effettuati nell’anno precedente. Ciò vuol dire che, limitatamente al 2020, possono accedere all’agevolazione anche i soggetti che: programmano investimenti inferiori rispetto a quelli effettuati nel 2019; nell’anno 2019 non abbiano effettuato investimenti pubblicitari; hanno iniziato la loro attività nel corso dell’anno 2020. Bonus pubblicità 2020, nuovo modello Le novità legate alla normativa dell’agevolazione hanno portato all’aggiornamento del modello per richiedere il credito d’imposta per investimenti pubblicitari. Il modello rivisto, con le istruzioni per presentare la comunicazione telematica per richiedere il bonus pubblicità, è sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Domande dall’1 al 30 settembre 2020 Come detto all’inizio,  il legislatore ha rivisto anche la finestra temporale entro la quale inviare le suddette comunicazioni. Le comunicazioni per l’accesso al credito d’imposta per gli investimenti 2020 vanno presentate dal 1° al 30 settembre 2020. La dichiarazione sostitutiva...